L’identità è costituita da una dimensione personale e una relazionale e sociale. Essere nel mondo significa sentirsi all’interno di un sistema complesso di relazioni, di identificazioni e di appartenenze che si modificano nel tempo, a volte in maniera radicale.
Costruire la propria identità significa anche affrontare delle crisi: tra l’essere unici o essere uguale agli altri, tra l’essere autonomi o ricercare conferme e riconoscimenti negli altri, tra l’essere autentici o assumere falsi Sé a scopo difensivo. La costruzione dell’identità, come la costruzione della memoria è un lavoro che dura tutta la vita ma in cui è possibile identificare sempre un nucleo fondatore, che la psicoterapia può aiutare a riconoscere e potenziare.
La psicoterapia come percorso di conoscenza e di contatto con parti di Sé per una integrazione armonizzata delle istanze psichiche. La possibilità di ri-appropriarsi di aspetti della personalità potenziali e creativi aumenta l’autostima e conferisce una percezione di Sé più autentica e capace di porsi attivamente nel contesto relazionale.
La psicoterapia individuale è condotta tra terapeuta e paziente e mira a restituire benessere e spinta vitale alla persona che si trova in uno stato di sofferenza psichica che si manifesta attraverso sintomi quali ansia, depressione o altri disturbi dell’umore, attacchi di panico, fobie, disturbi dell’alimentazione, disturbi psicosomatici o più in generale attraverso una crisi esistenziale.
Attraverso la relazione che si crea con il terapeuta, il paziente viene portato ad esplorare gli ambiti significativi della propria vita cercando di individuare l’origine del disagio, l’insorgenza e lo sviluppo dei sintomi così come il significato relazionale di questi ultimi.